Chirurgia della Cornea

INFORMAZIONE E CONSENSO PER L’UVA CROSS-LINKING CORNEALE

CROSS-LINKING CORNEALE
Il cross-linking della cornea è un nuovo approccio curativo per migliorare la stabilità meccanica degli strati corneali. lo scopo di tale trattamento è di creare dei legami chimici addizionali all’interni dello stroma corneale per mezzo di una foto polimerizzazione localizzata
Le indicazioni per il trattamento cross-linking oggi sono i disordini da ectasia corneale come il cheratocono e la degenerazione marginale pellucida, la cheratectasia iatrogenica dopo la chirurgia refrattiva lamellare, e fusione corneale che non risponde alle terapie convenzionali.

La storia
La procedura fu sviluppata dal 1993 fino al 1997 dai Prof. Theo Seiler e Eberhard Spoerl alla Università di Dresden, in Germania. I primi pazienti furono sottoposti al trattamento nel 1998. Oggi la procedura del Cross-Linking è effettuata in più di 300 centri in tutto al mondo. Il Cross-Linking ha la potenzialità di diventare un trattamento standard prevenendo così il bisogno di una cheratoplastica penetrante.

Il principio
La foto polimerizzazione tramite i raggi UV è risultata essere la tecnica più promettente per  ottenere un Cross-Linking nei tessuti connettivi. La foto polimerizzazione è attivata per mezzo di un foto mediatore non tossico e solubile e di una lunghezza d’onda, la quale è assorbita abbastanza da poter proteggere gli strati più profondi dell’occhio. Le radiazioni UV-A con una concomitante somministrazione di Medio-Cross (soluzione di riboflavin/dextran) come fotosensibilizzatori generano dei singoletti d’ossigeno e dei radicali superossidi. Questa processo porta ad un collegamento fisico incrociato delle fibre di collagene corneali. I Cross-links intraelica e interelica possono essere creati o all’interno o  tra le unità di tropocollagene che formano le individuali fibrille di collagene;e i cross-links intermicrofibrillari possono essere formati con microfibrille di collagene adiacenti che costituiscono le lamelle di collagene. Così il progressivo assottigliamento corneale è rallentato addirittura fermato. La resistenza biomeccanica dei tessuti corneali è aumentata di 4 volte.

Lo strumento
Il sistema a radiazioni UV-X fu sviluppato da un team molto esperto attorno agli inventori della procedura, Prof. Theo Seiler e Prof. Eberhard Spoerl. È stato progettato con particolare attenzione sia alla sicurezza che all’effettività della procedura, risultando essere la più avanzata strumentazione nel campo del Cross-Linking corneale.

Il trattamento
Dopo aver rimosso l’epitelio corneale, viene somministrato Medio-Cross per 30 minuti (1 goccia ogni 2 minuti). Quindi viene controllata la penetrazione corneale di Medio-Cross verificando che la camera anteriore sia leggermente gialla. Viene effettuata una pacchimetria per avere la certezza che venga mantenuto il minimo spessore corneale. La radiazione UV-A comincia sotto continua somministrazione di Medio-Cross. Dopo 30 minuti di radiazione il trattamento è finito e al paziente vengono prestate le cure post-operative come dopo una procedura di PRK: bendaggio con lente a contatto, antidolorifici, steroidi, antibiotici e lacrime artificiali.