Chirurgia Glaucoma
Il glaucoma danneggia la capacità visiva in modo irreversibile e lo fa senza dare segno della sua presenza.
Il glaucoma è una malattia oculare in cui a causa di un aumento della pressione all’interno dell’occhio vengono danneggiate le fibre del nervo ottico con conseguente perdita della visione.
CHE COS’È IL GLAUCOMA
Definito ad oggi dagli oculisti come “il ladro silenzioso della vista”,
il glaucoma rappresenta oggi uno dei più importanti problemi oculari nel campo della salute pubblica. In considerazione del numero di soggetti affetti da questa patologia, l’incidenza aumenta con gli anni: si calcola, infatti, che circa il 2% della popolazione che abbia superato i 40 anni sia affetto da glaucoma. (in Italia sono più di 1 milione).
L’ipertensione oculare è causata dalla difficoltà dell’umore acqueo di defluire normalmente attraverso speciali canali che sono rappresentati dal trabecolato.
L’umore acqueo è costituito quasi esclusivamente da acqua ed è liquido e trasparente. Viene prodotto a ciclo continuo dietro l’iride da una particolare struttura chiamata corpo ciliare; scorre fra l’iride ed il cristallino e, oltrepassando la pupilla, raggiunge la camera anteriore e l’angolo irido-corneale.
E’ quindi evidente che in un sistema chiuso come quello dell’occhio qualsiasi ostacolo che si interpone al normale deflusso dell’umore acqueo in un punto qualsiasi del suo viaggio rappresenta uno sconvolgimento per il bulbo oculare. Questa anomalia provoca un aumento della pressione oculare che si ripercuote in tutto l’occhio, potendo così causare il glaucoma.
Nelle fasi terminali il nervo ottico è completamente compromesso e si arriva alla cecità.
Per questo motivo è fondamentale diagnosticare il glaucoma per tempo.
I glaucomi si possono dividere in due grandi categorie: primari e secondari. I primi insorgono senza alcuna causa apparente mentre i secondi sono sempre la conseguenza di altre malattie oculari o sistemiche, oppure sono dovuti a traumi oculari o atti operatori.
Glaucoma Cronico ad Angolo Aperto:
è di gran lunga la forma più diffusa e frequente sia nelle donne che negli uomini adulti.
E’ caratterizzato da un quadro clinico subdolo, quasi sempre mancante di segni visibili che possono indurre il paziente a recarsi dall’oculista. Infatti la diagnosi di questo tipo di glaucoma è pressochè casuale: in occasione di un normale controllo oculistico, lo specialista, misurando il tono dell’occhio, può riscontrare ipertono oculare (pressione superiore a 21 mmHg) e alterazioni a carico della papilla ottica nel corso di un esame del fondo oculare.
Il glaucoma si combatte con una diagnosi precoce
Il glaucoma è una malattia degenerativa irreversibile ma, se identificato nella fase iniziale del suo sviluppo può essere adeguatamente curato mentre se si evidenzia quando ormai gran parte della funzione visiva è compromessa ha maggiori probabilità di non essere altrettanto ben controllato.
Come già ricordato, il glaucoma induce ad una perdita irreversibile di strutture nervose e di funzione visiva. Con la diagnosi precoce si evita al paziente di perdere “qualcosa” che in futuro non potrà mai più recuperare.
Inoltre poiché il glaucoma è una sindrome silente è importante capire l’importanza dei continui e costanti controlli da parte dell’oculista e la perseveranza nel seguire successivamente il regime terapeutico prescritto dallo specialista.
Per evitare un danno glaucomatoso tutti devono sapere che:
- Il glaucoma esiste, evolve insidiosamente e, se non viene scoperto in tempo, danneggia la vista fino alla perdita totale
- Solo una visita oculistica completa può scoprire l’esistenza di un glaucoma in fase iniziale e attivare le misure necessarie per prevenire il danno grave
- poichè il glaucoma insorge generalmente verso i 45 anni, quando si manifestano anche i primi disturbi della presbiopia, sarebbe buona norma che chiunque, a questa età, consultasse l’oculista per farsi assegnare la prescrizione delle lenti per vicino e, al tempo stesso accertare o escludere la presenza di glaucoma.
- Se la visita esclude la presenza del glaucoma, controlli oculistici successivi sono ugualmente necessari ogni1-2 anni, specie se si tratta di soggetti con familiarità glaucomatosa o affetti da miopia, essendo questi soggetti più a rischio di altri.
COME SI TRATTA IL GLAUCOMA?
L’unica possibilità di trattamento disponibile oggi è abbassare la pressione intraoculare sino ad impedire che questa contribuisca a far insorgere danni al nervo ottico. E’ rilevante ricordare che non esiste una pressione oculare adatta a tutti i pazienti, e che gli interventi dell’oculista sono spesso rivolti a ridurre la possibilità che si instauri un danno o si peggiori un danno preesistente. In generale, la pressione oculare può essere abbassata con farmaci, chirurgia laser, microchirurgia incisionale.
Trattamento farmacologico
Oggi sono disponibili numerosi farmaci capaci di abbassare la pressione oculare, e questo permette molto spesso di trovare una terapia efficace, ben tollerata e ben somministrabile. E’ fondamentale far sapere al paziente che la terapia per essere efficace deve essere eseguita regolarmente e in modo continuativo.
Chirurgia laser
Quando i farmaci sono insufficienti, mal tollerati o non utilizzabili correttamente viene presa in considerazione la terapia laser.
Microchirurgia Incisionale
Quando il trattamento medico e quello con il laser risultano inefficaci o non applicabili, viene presa in considerazione la microchirurgia.
Gli interventi hanno in comune la creazione di un canale di drenaggio che permetta all’umore acqueo di defluire, abbassando così la pressione oculare. Nessun tipo di trattamento può essere considerato definitivo e la funzione visiva perduta non è più recuperabile. La prevenzione attraverso la diagnosi precoce è ancora oggi l’arma più importante di cui disponiamo per combattere il glaucoma.